Caso di studio

Una nuova metodologia per comprendere meglio la vita a fatica di componenti complessi

L'analisi della fatica dei componenti mediante simulazione al computer viene dimostrata sul decespugliatore EMAK, migliorando lo sviluppo del prodotto attraverso la correlazione con le prove sul campo

Autori: Paolo Verziagi – EMAK; Valentina Peselli e Daniele Calsolaro – EnginSoft

Una delle maggiori cause di guasto per le macchine con componenti complessi, è la fatica da vibrazioni, essendo soggette a molteplici forze che variano nel tempo. Mentre queste macchine sono sottoposte a test approfonditi sia alla scrivania che sul campo, gli ingegneri hanno bisogno di una metodologia generalizzata per calcolare meglio la fatica in presenza di un numero qualsiasi di carichi noti nel tempo, per un determinato ciclo, al fine di migliorare la stima della vita a fatica dei componenti e integrarla efficacemente nel processo di sviluppo del prodotto.

Questo articolo tecnico illustra l’applicazione di una metodologia sviluppata utilizzando la simulazione Ansys WorkBench. La metodologia è finalizzata a valutare in modo completo la vita a fatica di componenti intricati di macchine che sopportano forze molteplici e vibrazioni dinamiche. Nel contesto del decespugliatore di EMAK, un eccellente esempio di tali macchine, questa tecnica offre un progresso cruciale nello sviluppo del prodotto.

Attraverso un’accurata convalida e analisi, il metodo mostra una notevole correlazione con i test sul campo del mondo reale, riuscendo a prevedere con successo i punti critici di guasto. L’approccio promette di rivoluzionare l’analisi della fatica, consentendo una progettazione e uno sviluppo più precisi dei prodotti in diverse applicazioni industriali.

Caso di studio in inglese

Sorgente: Newsletter EnginSoft Year 16 n°1

 

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